L’autostima è l’immagine che ciascuno ha di sé, che si costruisce fin dall’infanzia e che è la risultante della combinazione di vari fattori. Rappresenta dunque una valutazione sul concetto di sé, una reazione emotiva che le persone sperimentano quando osservano e valutano se stesse, collegata alle credenze personali circa le abilità, le capacità, i rapporti sociali, e i risultati futuri. Essa comprende dunque un aspetto cognitivo (le opinioni che ognuno ha su di sé), un aspetto emotivo (cosa la persona prova nei propri confronti), e un aspetto comportamentale (come la persona si comporta nei suoi riguardi) (Strocchi, 2003).
Essa è un processo, un modo di relazionarsi con la realtà e rappresenta anche un filtro attraverso il quale la si interpreta. L’autostima ha notevoli ripercussioni su molti ambiti della vita, su come ci si presenta e si interagisce, sulla scelta e sulla realizzazione degli obiettivi, sulle reazioni agli eventi positivi e negativi. Essa è dunque di fondamentale importanza per la salute psicologica ed è strettamente connessa ad altri concetti quali l’autoefficacia, l’assertività, il senso di colpa.
Il lavoro sull'autostima quindi si concentra su tre aspetti: cognitivo, emotivo e comportamentale. Il fine è quello di restituire alla persona un immagine di sè più ampia, completa e funzionale attraverso la relazione con il terapeuta,che diventa strumento attivo nella conoscenza di sè e del senso della propria identità, in un processo che restituisce alla persona le risposte alle proprie più profonde e fondamentali domande: chi sono? come sono veramente? che senso ha quello che mi sta succedendo? perchè faccio o non riesco a fare certe cose?
Solo chi riesce a capirsi veramente può cambiare la propria vita in meglio e trarne la felicità che tutti noi desideriamo.